Dopo la vittoria della squadra nazionale di calcio e dopo il risultato
ottenuto dal nostro presidente del consiglio all’Euro Vertice, prendendo spunto
da un’illuminante articolo di Oscar Giannino (link in calce la testo) dobbiamo
tenere ben presente che i problemi, le tensioni ed il rischio di fallimento non
sono terminati.
L’Italia ha bisogno di decisioni strutturali chiave per risollevarsi e
potrebbero essere prese senza indugi da qui a fine anno. A tal riguardo le 5
mosse fondamentali potrebbero essere le seguenti:
1.
Riduzione di
parte del debito pubblico attraverso la vendita di stock del patrimonio dello Stato
con un piano triennale di dismissioni, con l’obiettivo di ridurre il debito del
10%/15% al fine del percorso;
2.
Riduzione ‘massiccia’
della spesa corrente dello Stato con un piano triennale. L’obiettivo dovrebbe
essere pari al 7/8% di incidenza sul PIL;
3.
Riduzione e
semplificazione fiscale ed amministrativa per le imprese, per gli autonomi e per
le famiglie, con l’obiettivo di contrazione dell’incidenza dal 54% al 44%;
4.
Miglioramento
dell’efficienza dei Tribunali Civili. Si può. Si pensi a questo esempio: a
Monza in 6 mesi un bene viene ipotecato giudizialmente e messo all’asta, mentre
a Cremona il tempo medio è di 5 anni ed in Sicilia si superano abbondantemente
i 15. E’ una questione di cultura e di organizzazione;
5. Investire nell’educazione (dal latino ‘educere’: condurre fuori) e
nel merito. L’Italia ha bisogno di Università plurali che attirino ‘cervelli’
da tutto il mondo per arricchire il Paese ed aprirlo culturalmente alla sfida
globale. Si pensi che alla Bocconi da quest’anno e dopo un quadriennio di
battaglie del prof. Tabellini, la retribuzione non dipende più dalla
‘seniority’, bensì da qualità della docenza, risultati dell’attività di
ricerca, impegno e risultati nel management dell’università.
Queste misure non sono nulla di geniale, ma semplicemente quanto emerge
da numerose ricerche e da numerosi studi. Ora è il momento di decidere senza
esitazione. Alle già note proprie grandi qualità, il nostro Paese deve aggiungere:
-
un livello contenuto del debito, per mantenere la propria indipendenza
e la propria possibilità di programmare ed investire nel proprio futuro;
-
istituzioni moderne, efficienti e con sprechi limitati;
-
prelievo fiscale contenuto e procedure amministrative semplici e
snelle;
-
una giustizia civile veloce ed efficiente per i nostri imprenditori, ma
anche per gli investitori esteri;
-
un sistema scolastico ed universitario eccellente e plurale, che
rappresenti la centralità della crescita delle future generazioni.
Fate, mi permetto, facciamo presto!
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